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Madonna – Like A Prayer [1989]

Sono passati ventitre anni ma Like A Prayer resta uno degli album più venduti della storia della musica. Con 6 singoli estratti, 17 milioni di copie vendute, questo è in assoluto l’album di Madonna più acclamato dalla critica, per i testi più maturi e introspettivi rispetto ai precedenti 3 album. Madonna di certo non ha bisogno di presentazioni, con circa 400 milioni di dischi venduti dal 1983 a oggi. L’album fa per la prima volta incursione in generi differenti dal pop (dal rock al soul), caratterizzandosi come una vera e propria sperimentazione musicale. L’oninimo singolo diventa il più venduto di Madonna negli anni ’90, e il suo video, contenente molte scene provocatorie (il bacio alla statua del santo di colore, il ballo in chiesa, le croci che prendono fuoco e la statua che prende vita), comincia a segnare nell’immaginario collettivo una chiara sfida della cantante americana al Vaticano, che criticherà molto duramente questo video, e che sarà spesso una “spina” nel fianco per la libertà espressiva di Maddy, che accettando la sfida continua ancora oggi a lanciare frasi provocatorie alla Chiesa, la quale tenterà addirittura di fermare il concerto romano di Madonna del 2006.

Ma torniamo indietro al 1989 e vediamo il contenuto dell’album:
01. Like A Prayer
Intro di una chitarra elettrica, un coro e poi dopo l’inizio acapella parte il pezzo.
Il brano si impone subito per la sua sonorità particolarmente sperimentale, caratterizzata dalla alternanza tra le strofe quasi acapella e acustiche e i ritornelli rockeggianti. I cori gospel (per la prima volta usati da Maddy) sono linea guida del pezzo.
Viaggio mistico nella coscienza e nell’agire umano, Like A Prayer nonostante l’intento provocatorio ha un testo davvero emozionante, probabilmente dedicato ad una persona che non c’è più: sento la tua voce, è come se un angelo mi chiamasse / sento la tua voce, è come se un bimbo mi sussurrasse / quando mi chiami è come una preghiera / è come un sogno..
02. Express Yourself
Ma come? Lei non era la material girl? A quanto pare non lo è più.
Come dice in questa canzone non servono diamanti, auto veloci o vestiti lussuosi, questi non durano per sempre!
Serve solo una persona al tuo fianco che ti sappia capire e guidare “in alto” in amore!
Avete bisogno di fare esprimere la persona che sta al vostro fianco e di esprimervi, solo essendo entrambi voi stessi capirete se voi siete la coppia perfetta! Ma ricordate ragazze… non fatevi sottomettere dagli uomini e non fatevi comprare con costosi regali! Come direbbe qualcuno arrivato sulla scena musicale 7 anni dopo… GIRL POWER!
Il brano è esplosivo, dalle sonorità pop che strizzano già l’occhio a quello che sarà il pop del decennio successivo.
03. Love Song (feat. Prince)
Il pezzo più sexy dell’album vede Madonna cimentarsi nel suo primo duetto, con la icona Pop anni ’80 Prince.
Pezzo sussurrato più che cantato, con le due voci che nella loro sensualità si incastrano alla perfezione.
Un vero “orgasmo” musicale che vi lascia addosso una sensazione contagiosa di volerlo riascoltare ancora, ancora e ancora…
04. Till Death Do Us Part
Non fatevi ingannare dalle sonorità teen pop e dal tono apparentemente frivolo del pezzo.
Questa up tempo song è dedicata alla fine del matrimonio tra Madonna e Sean Penn, ed è una tagliente via per esprimere il dolore senza piangersi addosso.
Le parole sono davvero affilate ma calibrate e sono dirette e incisive, già il titolo (finchè morte non ci separi) è un chiaro riferimento al suo matrimonio in pezzi e al sogno di una vita insieme ormai infranto: “vorrei poter cambiare le cose ma tu non mi ami più / la tua risata mi taglia come un coltello / non trattarmi così, non sono una tua amica, sono tua moglie”
05. Promise To Try
La canzone più bella ma dolorosa dell’album, dedicata alla mamma scomparsa quando lei aveva solo 5 anni.
Voce e pianoforte rendono il pezzo unico nella sua semplice perfezione.
Il pezzo è sofferente, malinconico, ma contiene una piccola speranza, ovvero che tutti dobbiamo tentare di far vivere chi non c’è più dentro di noi, dobbiamo ricordare i loro occhi e il loro affetto, ma questo è davvero molto difficile ma Maddy promette a se stessa di provarci…
06. Cherish
A parte un delizioso video girato dal grande Herb Ritts, questa canzone è incantevole nella sua dolcezza.
Questa volta Madonna spera nel vero amore e non in una storia passeggera e prega Cupido che questa volta sia per sempre.
Uno dei pezzi simbolo degli anni 80, Cherish è un pezzo pop molto fresco a accattivante.
La parte migliore? Senza dubbio il coro acapella nel pre-finale!
“Give me faith give me joy, my boy / I will always cherish you”
07. Dear Jessy
Questo brano aveva una grande responsabilità: era l’ultimo singolo di Madonna degli anni ’80.
E la fiducia non è stata tradita: infatti il singolo vendette oltre 300mila copie.
Questa pop ballad è dedicata alla figlia di Patrick Leonard, collaboratore storico della cantante.
A mio parere il brano non cattura ne musicalmente ne per il testo, e la ritengo davvero inutile in questo album, e tanto meno adatta ad essere un singolo, visti i toni eccessivamente fiabeschi e bambineschi del pezzo.
08. Oh Father
Ballata amara e dolorosa e soprattutto autobiografica, che parla della sua infanzia senza madre e con un padre violento e burbero.
Infatti nella canzone, cantata con una voce spessa rotta dal pianto, Maddy rinfaccia al padre i suoi comportamenti e ripete “non mi puoi più ferire più / non mi puoi più far piangere, perchè ormai sono andata via da te”.
Il video cupo e inquietante, turba quando la bimba si avvicina alla bara della madre e vede che ha le labbra cucite (chiaro riferimento al fatto che la madre ormai morta non sarebbe più potuta intervenire a difesa dei suoi figli).
09. Keep It Togheter
Pezzo molto eightees che mischia r&b e rock con un risultato ottimo.
Il testo parla della famiglia e della necessità di tenerla unita e portare avanti i suoi valori.
Come si nota, la maggior parte dei testi si concentrano sul passato familiare doloroso della cantante.
10. Spanish Eyes
Seguendo la linea della grande hit del 1986 “La Isla Bonita”, Madonna mette tutta se stessa in questa spanish-ballad.
Pezzo sull’amore perduto, una Maddy disperata si chiede se tutto quello che poteva dare lo ha dato, perchè se esiste Dio la aiuterà a trovare quegli occhi latini a cui lei donerà il suo amore.
Pezzo ottimo dal punto di vista strumentale, e dal punto di vista vocale ci offre delle tonalità che Madonna non aveva mai utilizzato e che rendono il brano da brivido. Nel finale calda e suadente la voce maschile.
11. Act of Contrition
La “non canzone” dell’album, che dal punto di vista strumentale e della base rock, sembra il coro gospel di Like A Prayer mandato al contrario e dura per tutto il brano. Su di esso Madonna parla, si confessa e dice che l’amore è la causa dei suoi peccati. Un pezzo geniale, innovativo, accattivante, però… state attenti… nel finale potreste saltare sulla sedia se siete al primo ascolto del brano…
Conclusione: un album autobiografico, molto personale e doloroso, ma anche intenso, accattivante, innovativo e a tratti geniale. Non fatevi confondere dal titolo… non è roba per ottusi puritani!
Consigliato per chi: ha sofferto e vuole annegare il dolore in pezzi che toccano al cuore, ti fanno stare male, ti commuovono, ti turbano, ma poi ti danno la carica e la grinta di alzare la testa e gridare al mondo che ci siete anche voi!
Madonna – Like A Prayer [1989] Madonna – Like A Prayer [1989] Reviewed by spiceboy88 on 4/10/2012 Rating: 5

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