È trascorso un mese e non posso negare che ogni singolo giorno la mia testa mi ha spinto a pensare a te, anche quando ho sperato che non lo facesse. Mi sono ritrovato a camminare per ore senza una meta perché avevo bisogno di stare da solo, e proprio allora mi sono accorto che non lo ero. Quel pomeriggio ho capito che eri con me, e non in un senso ultraterreno, spirituale o come lo vogliamo chiamare. Eri con me perché l'impatto che hai avuto su di me è stato talmente forte che se vedo un viale alberato, delle palazzine, delle foglie lungo la strada, penso a quando le immortalavi tu, con i tuoi scatti. Mi sono reso conto che per me non sei andato via, ma sei più presente di prima. Perché tante cose mi ricordano te, e seppure non sopporterò mai il peso di non essere riuscito ad abbracciarti, so che ora non ti lascerò mai più volare via. Non di nuovo, non per sempre. Ho deciso che ti ricorderò sempre, anche a costo di sembrare ripetitivo, uno spazio in ciò che farò sarà sempre per te. Quel pomeriggio sono tornato a casa con gli occhi stanchi, pieni delle lacrime che ho versato lungo tutta la strada, ma con il cuore pieno. Amico mio sei qui, ora lo so, e voglio continuare a parlare di te, a condividere le tue foto, a emozionarmi pensando a te.
Ora come vedi non ci sono alberi nelle mie foto, non ancora, il dolore ha spogliato il mio sguardo, ma pian piano li ripianterò per te. 🌳🍂 Ciao Ricky ❤️
#trasempliciattimi
Un mese senza alberi
Reviewed by spiceboy88
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1/18/2020
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