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La vita dopo i 20: il ritorno di geek e nerd.


La vita dopo i 20. Riflettevo su questo argomento da tanto tempo, in riferimento al ritorno degli adulti alle passioni dei bambini. Certo, già questa affermazione potrebbe essere fuorviante, perché in realtà è erronea proprio la convinzione che alcune cose siano per bambini, o solo per quel pubblico.
Il mondo fantasy, dei giocattoli, delle action figures, del collezionismo, di fumetti e manga, di film d'animazione e giochi da tavolo è spesso erroneamente collocato dalla società in una fascia limitata d'età, sbagliando in maniera davvero imbarazzante.
Molti giochi sono studiati per una mente adulta, capace di capire collegamenti e strategie che un bambino trascurerà, molti film d'animazione (specie quelli giapponesi) e anime hanno contenuti non sempre adatti a dei bambini (da noi molto spesso censurati), o che comunque possono essere indirizzati agli adulti, con temi sociali che un bambino non è sempre pronto a percepire, e i cosiddetti "giocattoli" (bambole. miniature, action figures) sono oggi più collezionati da adulti che da bambini, anche perché alcuni prodotti sono esclusivamente per un pubblico di adulti collezionisti (per dettagli, prezzi, ecc...)
Assodato questo, cosa accade tra l'infanzia e la post adolescenza?
Naturalmente l'adolescente inizierà crescendo a rinnegare tante passioni (ma non sempre eh!) dell'infanzia, o per lo meno a etichettare determinate cose come infantili, bambinesche, e lontane ormai da loro. Quale adolescente non vuole sentirsi adulto a tutti costi infondo...
Questo distacco dura per una fase di anni, e poi chi inizia a interessarsi di altre cose le abbandona per sempre.
Oggi però molto più spesso i geek e nerd (QUI una bellissima guida per conoscere tutte le differenze), ovvero quelli che amano cose come i fumetti, gli anime, le action figures ecc.., non sono più solo adolescenti brufolosi e asociali, ma post adolescenti che, affermato il proprio ingresso in età adulta, non hanno paura di tornare a mostrare interesse per cose che amavano da bambini, o che vengono etichettate come infantili.
La vita dopo i 20, esattamente. Il ritorno pienamente a se stessi, perché l'adolescenza ci fa vivere tante vite diverse, per adeguarci alle mode, agli amici, ai compagni di classe, o perché stiamo cercando di capire chi siamo davvero.
Passati i vent'anni si torna a volte a amare giocattoli e oggetti da collezione, si tornano a vedere i classici Disney e a scoprire l'animazione giapponese dello Studio Ghibli, si torna a percepire quella sensazione di pace con se stessi nel collezionare, amare, seguire, cose che per alcuni siamo troppo grandi per andarvi dietro.
Riconoscere di essere diventati adulti ci permette di essere noi stessi, qualunque sia la nostra passione, non più oggetto di "vergogna" o di risatine di amici e parenti. Lo dimostra anche questo grande ritorno di moda degli anni '80 e '90, e di tutto ciò che sia POP, nel vero termine della parola, la cultura popolare (giovanile specialmente) degli anni in cui siamo cresciuti, che si tratti di un film di extraterrestri, di un "pupazzo" (come li chiamano gli snob del genere) di un supereroe, o di un disco di musica pop/dance.
Ben tornato popolo geek e nerd, una nuova era ha inizio!

p.s. io mentre scrivo questo articolo ho la colonna sonora di Monkey Island in sottofondo, fate un po' voi...

La vita dopo i 20: il ritorno di geek e nerd. La vita dopo i 20: il ritorno di geek e nerd. Reviewed by spiceboy88 on 7/30/2016 Rating: 5

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