Coffee for the witch, Moriegar (Jose Manuel Muñoz Pardo) |
Il caffè delle streghe
Ludwig rimase in silenzio, si sentiva fortemente a disagio ma preferì non dire nulla. Il brusio, le risate, il rumore delle tazzine che poggiavano nei piattini, alle sue orecchie quello era un bar normale, come tanti altri, ma ai suoi occhi ovviamente non si rivelava tale. Cappelli dalle forme e dai colori più impensabili, scope appoggiate ai muri come a un ritrovo di signore delle pulizie, gatti, gufi e altri animali che si muovevano nel bar come se fosse una cosa perfettamente normale. Una quantità di donne vestite in un modo inconfondibile. Erano streghe.
Ludwig sudava freddo aspettando il suo caffé e la sua fetta di crostata.
Fu allora che la ragazza di seduta di fronte a lui, al tavolo grande sotto la finestra, fino ad ora immersa nella sua Gazzetta della Magia in quel grande divano di pelle rossa, abbassò il giornale e si rivolse a lui come se quella che stesse per seguire fosse la conversazione più normale del mondo.
'Tu saresti Ludwig, vero?'
Il ragazzò annuì, non sapendo come fosse possibile che lei sapesse il suo nome ma non azzardandosi in alcun modo a indagare.
'Oh, è normale, tranquillo, ho il dono della preveggenza quindi sapevo saresti arrivato qui questa mattina'.
La strega posò definitivamente il giornale, immergendo i suoi grandi occhi viola nella vista del limpido cielo, di quella mattina di ottobre. Sorseggiò il suo caffé, e nonostante avvertisse il disagio (o addirittura la paura) di Ludwig, proseguì a parlargli come se si conoscesserò già. Si aggiustò il cappello sui lunghi capelli viola e gli chiese:
'Questa è la crostata più buona della città, e dovresti provare la torta alle fragole'.
Ludwig accennò un sorriso, non voleva contraddirla per paura di essere incenerito o trasformato in un rospo. Cercò di finire il suo caffé e la sua crostata di volata, era tutto così surreale da non capire più se la situazione lo spaventasse o lo incuriosisse. Guardò la strega, assorta nei suoi pensieri, e poì soffiò sulla sua tazza fumante prima dell'ultimo sorso. Ludwig odiava bere il caffé di fretta, gli provocava ogni volta mal di stomaco.
Aveva finito la sua colazione,e lasciò i soldi dovuti sul tavolo. Era quasi arrivato alla porta, tra i gridolini e le risate della combricola di streghe dell'ultimo tavolo, quando si sentì afferrare il polso alle spalle.
'Stai andando via senza di me?'
La strega con i capelli viola lo stava trattenendo dall'uscire. Ludwig aveva l'adrenalina alle stelle, quello che gli stava capitando quella mattina per un semplice caffé aveva dell'incredibile. Respirò a fondo, prese coraggio, e pronunciò un 'NO' deciso, lei gli sorrise e da quel momento per Ludwig era come se ogni mattina prima di allora fosse sempre andato a prendere il caffé in quel luogo, come se ci fosse entrato ogni giorno, come se i grandi occhi di lei fossero quelli che aveva visto ogni giorno da tanto tempo prima.
5 streghe (I): Il caffé delle streghe.
Reviewed by spiceboy88
on
10/10/2017
Rating:
No comments:
Post a Comment