Isolde non c'è più.
Bianca Rita Cataldi
Golvan è un adolescente come tanti, costantemente affamato di verità su
di sé e sul mondo che lo circonda. È innamorato da sempre di Gwenn,
splendida coetanea con la quale, però, non ha nulla in comune e non
riesce neppure a metter su una conversazione di senso compiuto.
Totalmente diverso è il rapporto che ha con Isolde, una donna più grande
di lui di sei anni che conosce da quando era poco più che un bambino e
che ha sempre visto come modello e guida nella vita. Isolde, occhi verdi
e sorriso enigmatico, è la sua migliore amica, la sua confidente e la
sua compagna di telefilm. Con lei beve cioccolata calda alla cannella e
ascolta musica steso su un tappeto. Quanto è sottile la linea che divide
l’amicizia dall’amore? La scomparsa improvvisa di Isolde farà emergere
sensazioni, gioie ed emozioni che la vita quotidiana aveva soffocato e
nascosto. Perché l’amore sa sempre come trovare la strada e venire alla
luce.
La mente di un adolescente è la più complicata da capire, ma una
volta entrati nei suoi ingranaggi c'è così tanto da scoprire che si
potrebbe narrare per ore ogni suo pensiero e non annoiarsi mai.
Così il romanzo racconta la vita, o meglio gli articolati pensieri di un adolescente, Golvan, attraverso i suoi stessi occhi, sempre attenti ai minimi dettagli di ogni cosa, dal significato dei singoli nomi, alle presine per le tazze della cioccolata calda. Tutto deve essere analizzato e capito per Golvan, perché ai ragazzi non va bene un "è così e basta", ma tutto deve avere un perché.
Per Golvan tutto deve avere un nome, tutto ha una storia dietro, dal perché il pasticcione e superficiale Blez sia il suo migliore amico, a come un libro di Barbie gli abbia insegnato a cucinare.
Così il romanzo racconta la vita, o meglio gli articolati pensieri di un adolescente, Golvan, attraverso i suoi stessi occhi, sempre attenti ai minimi dettagli di ogni cosa, dal significato dei singoli nomi, alle presine per le tazze della cioccolata calda. Tutto deve essere analizzato e capito per Golvan, perché ai ragazzi non va bene un "è così e basta", ma tutto deve avere un perché.
Per Golvan tutto deve avere un nome, tutto ha una storia dietro, dal perché il pasticcione e superficiale Blez sia il suo migliore amico, a come un libro di Barbie gli abbia insegnato a cucinare.
Pieno di riferimenti pop e letterari (come tutti i libri di Bianca
Cataldi),da Dragon Ball all'Iliade, da Dawson's Creek a Thackeray,
passando per le spillette dei Blue e i libri di Capote, la vita di
Golvan si svolge più o meno serena e più o meno normalmente, come
quella di ogni adolescente, ricca di alti e tanti bassi, perché alla
fine i ragazzi come Golvan, quelli un po' impacciati e pieni di
passioni (anche se durano il tempo di trovarne altre più facili da
assecondare), quelli che non sanno dire ti amo perchè si vergognano
e non perché privi di sentimenti, quelli che odiano tante cose ma
infondo stanno bene con il mondo che li circonda, nonostante tutto,
sono i veri adolescenti, che si riempiono di nozioni leggendo libri
che capiranno solo anni dopo e che poi si registrano ancora le
puntate dei teen drama. Golvan rappresenta l'adolescente medio, e
questo dovrebbe essere un motivo per far leggere ai ragazzi questo romanzo,
che seppur breve, riassume appieno ogni aspetto della vita dei
giovani in età scolastica.
Si potrebbe quasi dire "Golvan uno di noi!", perché
infondo anche io che non ho più sedici anni mi ci sono riconosciuto
tantissimo in lui.
Il titolo potrà trarvi in inganno, e sarà una piacevole
scoperta, perché vi aspettereste le vicende di una ragazza e della sua
storia d'amore, del distacco e dell'assenza, ma si parla invece di un
ragazzo e di un amore che deve ancora mostrarsi ma che già c'è, e
quando Isolde non ci sarà più, il futuro della ragazza e di Golvan
non finirà ma bensì inizierà.
Isolde non c'è più.
Reviewed by spiceboy88
on
2/28/2015
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