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Tom.



Tom correva nella prateria abbandonata e assolata. Nessuno sembrava più vivere li intorno, anche se effettivamente non era così. E anche se ci fosse stato qualcuno Tom non ci avrebbe fatto caso.
Correva nel vento caldo di un pomeriggio di fine giugno, con la sua maglietta a righe bianche e nere, con i suoi jeans turchese, la cintura nera, e le nike bianche,
Correva come se non ci fosse nessuno, come se nessuno lo guardasse, e forse era davvero così.
Aveva una canzone nella testa che gli risuonava in continuazione in modo martellante e assordante, come se delle grandi casse di uno stereo fossero lungo tutto il sentiero.
Attraverso i campi, tra le case di campagna e le fattorie, il sentiero era sterrato ma comunque percorribile, e Tom correva sotto il sole.
Quello stesso sole che rendeva lucida la pelle del suo petto quando si tolse la maglietta lanciandola tra le spighe di grano, mentre continuava a correre.
Felice.
Sì, perché si sentiva felice.
Libero.
Sì, perché si sentiva libero.
Tom non aveva un motivo vero per correre.
Correva, e la natura rigogliosa della campagna lo circondava in quel pomeriggio di giugno che non dimenticherà mai. Quel pomeriggio di giugno in cui ha scoperto cosa significa essere libero, e felice.
Tom non correva da nessuna parte, correva verso se stesso, immerso nel sole di inizio estate.
E cadde nell'erba alta, e si rotolò felice, ed iniziò a ridere come mai aveva fatto prima.
E rimase li a fissare il cielo, mentre il caldo del tramonto si avvicinava, e l'erba luccicava sul suo petto.

Testo: Gabriele Del Buono
Photo: Alasdair McLellan
Musica: No Doubt

Tom. Tom. Reviewed by spiceboy88 on 10/16/2015 Rating: 5

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